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Corpi ribelli: raccontare la rivoluzione queer in Italia

Aggiornamento: 2 giorni fa

Rubrica: Libreria femminista - Pride Month


Nel panorama editoriale attuale, sempre più bisognoso di sentire voci marginalizzate, Corpi ribelli. Storie umane di rivoluzione (Sperling & Kupfer, 2024) a cura di Giulia Paganelli (conosciuta anche come @evastaizitta), si impone come un’opera necessaria quanto radicale. A metà strada tra memoir e saggio politico, il libro è composto da otto capitoli firmati da autorə diversə e prontə a raccontarsi:  le storie dei loro corpi, che rifiutano le norme imposte dalla società, ci guidano attraverso un rivoluzionario universo di autodeterminazione

Corpi ribelli si inserisce con forza nel crescente quadro della letteratura queer italiana, per essere concepito non come singola eccezione, ma come segnale di una nuova centralità del corpo - dissidente, non conforme, queer - all’interno della narrazione contemporanea.

Copertina illustrata da Giacomo Keison Bevilacqua
Illustrazioni di Giacomo Keison Bevilacqua

Al centro del progetto troviamo l’idea che ogni corpo fisico sia portatore di un sapere unico e intrinseco, quindi degno di voce e - soprattutto - di spazio; glə scrittorə affermano in modo coeso quanto sia importante per loro rappresentare con attraverso la stessa fisicità un “manifesto”, fornendo una concreta alternativa alla cultura dominante, patriarcale e omofoba.

Quella che chiamiamo comunità dei corpi ribelli […] è fondata sulle nostre ferite, cicatrici, mutilazioni, singhiozzi, nascondimenti e fughe.” Pietro Turano

Tra gli otto capitoli, quello che approfondisce le dinamiche della stigmatizzazione subita dal corpo queer è Io sono Plutone, di Luca de Santis: un viaggio nell'esplorazione dell’identità dellə autorə stessə, attraverso l’uso di una azzeccata metafora astronomica per spiegare quanto sia liberatorio sfuggire alle asfissianti etichette istituzionali

Freddo e lontano, nel 2006 il “pianeta nano” è stato declassato a “semplice” corpo celeste, diventando un simbolo perfetto per rappresentare la fluidità queer. Nel racconto di de Santis, infatti, Plutone non vede nella sua esclusione dalla lista dei pianeti del sistema solare una svalutazione, bensì un potenziamento: è capace di mutare e di adattarsi, di non lasciarsi incasellare, ma di raccontarsi in prima persona restando comunque sfuggente agli occhi di chi lo vuole per forza interpretare o incasellare. 

L’esplorazione è perpetua, così come le rivoluzioni, che siano movimenti planetari o culturali. Luca de Santis
Marsha P. Johnson attivista queer
Marsha P. Johnson

L’autorə, sviscerando episodi della sua infanzia e adolescenza in cui è stato emarginato, sottolinea la capacità del pensiero patriarcale occidentale di creare degli schemi per cercare di limitare costantemente la nostra essenza in poche e “semplici” categorie.

In questo senso, Plutone - e come lui tutta la comunità queer - compie un gesto davvero anticonformista: rifiuta il centro per abitare con orgoglio la periferia. E’ un atto politico il suo, non solo in quanto capace di emanciparsi dal pensiero basato sul binarismo uomo/donna, ma anche di deflagrare qualsiasi altro tipo di binarismo esistente: rompe così ogni legame con le definizioni rigide, sfuggendo alle categorie tradizionali imposte. Semplicemente esistendo, il corpo queer sovverte le strutture della gerarchia sociale e le sue elitarie logiche di potere: non sta a noi accettarlo o tollerarlo, è reale, concreto e non necessita di alcun permesso per esistere, anche se infastidisce, anche se non è ben accolto.

Secondo de Santis, il percorso di accettazione comprende una dolorosa quanto necessaria decostruzione: “ben lo sanno tutte le persone che hanno messo in discussione la propria identità, il proprio corpo, il proprio ruolo, la propria cultura.” Ѐ solo grazie a questa spinta centrifuga che si riesce ad allargare i propri orizzonti, esplorare - come sta facendo Plutone - l’infinito dello spazio sconosciuto.


Corpi ribelli si propone, allora, non solo come raccolta di testimonianze, ma una vera e propria guida astrologica in cui corpi-pianeti non sono solo rappresentati, sono presenti, vivi, agenti:


“I nostri corpi, così come i pianeti, sono storie di cicli e ricicli, perché ciò che accade al pianeta mentre percorre la propria orbita è un cambiamento, una trasformazione, una sequenza di rotture col passato e costanti slanci verso il futuro.” Giulia Paganelli


corpi-ribelli-arriva-alla-libreria-rinascita: Carlotta Vagnoli e Giulia Paganelli discutono del libro
Carlotta Vagnoli e Giulia Paganelli discutono di Corpi ribelli

Il corpo è il primo luogo dove si esercita la rivoluzione: per troppo tempo il silenziamento è stato un’arma contro il diverso; l’unico modo di rimettere le voci al centro della storia non poteva che essere un libro corale, in grado di creare un sentimento comunitario. Essere vistə, ascoltatə  e credutə è un diritto: l’autrice - insieme aə  suoə collaboratorə - sceglie la strada della rivendicazione, si prende lo spazio a lei dovuto suscitando sicuramente qualche risposta non consensuale, ma la scomodità è una provocazione necessaria che permetterà aə lettorə di approcciarsi al mondo con un nuovo punto di vista, forse doloroso, ma con una larga possibilità di crescita.



M.F.


1件のコメント


G.
5 giorni fa

bellissimo, brave!

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